Pegasus SF


Un romanzo visionario

[...] Il Delegato Poznań è stanco è un romanzo visionario nel segno dei classici della letteratura distopica, da 1984 di Orwell a Fahrenheit 451 di Bradbury, fino alla graphic novel V per Vendetta. Il mondo in cui si muove ed è costretto a indagare il disincantato, “stanco” funzionario di polizia Poznań, ha il volto ipocrita della falsa libertà, della democrazia imposta, dove ogni dissenso è schiacciato dall’alto delle gerarchie dominanti. Una società d’apparenza e struttura che può tollerare esclusivamente il potere, chi lo detiene e la fitta schiera dei suoi cortigiani. Dove ogni forma di resistenza e di ribellione è costretta a combattere una guerra segreta, ad altissimo rischio, e per farlo deve nascondersi al di fuori della Terra, nelle Colonie dello spazio esterno. Perché « Loro ti osservano, Loro ti ascoltano, Loro sanno sempre dove sei...».
Con Il Delegato Poznań è stanco Stefano Valente costruisce un intreccio incalzante nel quale la lotta del protagonista per la verità finisce per far emergere i lati più oscuri della globalizzazione. Non soltanto, quindi, una storia avvincente per gli amanti della SF, ma anche una critica della deriva della civiltà “occidentale” con i suoi aspetti più inquietanti, come la centralizzazione della supremazia, il consenso obbligato e l’asservimento di comodo, l’annullamento dei deboli e dei diversi, l’omofobia...

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Il Forziere dei Libri


Recensione: "Il Delegato Poznan è Stanco"
A cura di Manuela Dicati

(...) Poznań sa qual è il suo posto e qual è la sua missione. Non ha dubbi, lui è il delegato per la Salvaguardia Pubblica, al servizio del Ministro della Propaganda che ora lo vuole per risolvere un caso delicatissimo perché molto personale. Poznań non ha dubbi che sarà in grado di risolvere il caso perché lui è un segugio. Eppure piano piano le sue certezze iniziano a sgretolarsi. Piano piano, la fiducia nei suoi capi e in tutto il sistema inizia a vacillare. In un mondo dove il Presidente è solo un fantoccio, dove a capo di tutto c’è proprio il Ministro e la Propaganda, dove è vietato leggere e sognare e si può solo obbedire, alla fine Poznań si ritroverà proprio come dice il titolo: stanco o per meglio dire, esausto.

Il romanzo è scritto per lo più dal punto di vista del protagonista, Poznań, anche se vi sono cambi di POV qua e là, giusto per far comprendere al meglio la vita in questa società che non è come la nostra. La storia è infatti ambientata in un’ epoca successiva a un IV conflitto. A capo di tutto vi è la Propaganda e il suo ministro, burocrazia è un virus che blocca anche le situazioni più elementari, la lingua comune è imposta così come qualsiasi altra cosa. Una dittatura travestita da Democrazia. I miserabili e i reietti non possono che nascondersi lontano dalla città in un fantomatico Livello Zero, in un ghetto e non si tratta di poche persone ma di ben due milioni. Tra loro vi sono anche i ribelli, i dissidenti: l’Emmeagì. Ma che cosa c’entra tutto questo con Poznań e con il rapimento dell’amante del Ministro? Beh, non posso certo svelarvelo io.

Posso però svelarvi che questo romanzo è davvero particolare. Molto breve in realtà eppure l’autore è riuscito a costruire una bella storia, molto originale, piena di suspense e tensione.

Lo stile è molto diretto. Le frasi sono brevi e sicuramente non ci sono parole di troppo visto che molti elementi sono lasciati sottintesi. Eppure non c’è niente che non si capisca perché l’autore è stato molto bravo a guidare il lettore in questa particolare “mondo” attraverso l’essenziale.
E l’essenziale non è il nuovo ordine,la trama, il rapimento o altro. No...

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Come nascono i personaggi...


«Alla base de Il Delegato Poznań è stanco c’era una sorta di sovrapposizione, che si era fatta strada nella mia coscienza, tra la figura dei cacciatori di replicanti alla Blade Runner  e la repressione poliziesca di Fahrenheit 451. Non ho mai creduto nei personaggi tutti d’un pezzo...»

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Il Futuro è Tornato


Creare una distopia e ambientarvi delle storie non è facile come sembra, anche quando si trae ispirazione dalla Storia. I modelli autoritari del ventesimo secolo si prestano alla reinterpretazione, all’essere in qualche modo adattati alle circostanze di ipotetici futuri, ma nascondono spesso delle vere e proprie trappole per gli scrittori. Il primo rischio è quello di dare troppo spazio all’ambientazione a sfavore dello sviluppo della trama, il secondo quello di schiacciare i propri personaggi sul modello di figure storicamente rilevanti, il terzo è invece quello di limitarsi ad accennare le coordinate del modello – sperando nella fattiva collaborazione del lettore per non farlo sembrare una quinta di cartone. Stefano Valente, l’autore di questo romanzo breve, è riuscito ad evitare tutte le trappole citate per confezionare una storia godibile che riesce a staccarsi dalla schiera infinita di distopie scadenti di questi anni.

Come è facile capire dalla quarta di copertina le coordinate di partenza sono quelle di un modello da socialismo reale, molto vicino come atmosfera a quello dell’URSS degli anni ’70. Il protagonista, il delegato Poznan, viene incaricato di un’indagine delicata che si trasforma ben presto in una sorta di esplorazione dei meandri fisici e simbolici della struttura di potere che lui stesso rappresenta. Tra figure ambigue, scandali a mala pena messi a tacere e ipocrisie di regime Poznan cerca di fare il proprio mestiere e al tempo stesso di mantenere almeno una parvenza di sanità mentale...

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"Il visibile non è che il riflesso dell'invisibile"


Il Delegato Poznan è stanco di Stefano Valente

La Terra successiva al IV Conflitto è un mondo freddo, spietato, senza prospettive per chi non si adegua alle regole del sistema centralizzato. Un sistema capillare, dominato da una fitta rete burocratica che ha ereditato e perfezionato le strutture stataliste eurasiatiche: alla quale nulla sfugge e nessuno può sottrarsi. Le stesse forze di polizia, ad esempio. Anche i più alti funzionari, come il Delegato della Salvaguardia Pubblica Poznan.

Poznan è un poliziotto disincantato, un investigatore insofferente alle pastoie imposte dall'alto, dai regolamenti di Ministeri e uffici. Sa bene che limitare la libertà d'azione degli agenti, controllarne l'operato, è un imperativo del regime. Per questo, quando viene incaricato di indagare sul rapimento del giovane amante del Ministro della Propaganda, Poznan si rende conto d'essere alle prese con il caso più delicato della sua carriera. Ma non può sottrarsi.

Ha inizio così una ricerca che trascinerà il Delegato della Salvaguardia Pubblica dalla Terra ai mondi delle Colonie Esosistema. È là che potrebbero celarsi alcune cellule dell'Emmeagì, il Movimento Armato per la Giustizia, la principale fazione dissidente. È là che i ribelli potrebbero nascondere l'ostaggio.

Ma la ricerca di Poznan è appena al principio. La pista dei mondi Esosistema, culla dell'eversione, rivela tracce all'apparenza indecifrabili che qualcuno (chi?) ha innestato all'interno delle routine dei software utilizzati dalla resistenza per trattare col potere centrale. Messaggi ambigui, a prima vista fuorvianti - interfacce artificiali che citano antichi testi, frasi dal Libro dello Splendore della qabbalah: "Tutto il mondo è diviso in due parti, delle quali una è visibile e l'altra invisibile. Il visibile non è che il riflesso dell'invisibile".

Indizio dopo indizio, nel Delegato Poznan torna a emergere il mastino che aveva dimenticato, che credeva fosse ormai morto e sepolto. La caccia ricomincia. Di nuovo sulla Terra. O meglio: in ciò che rimane dei territori della vecchia Europa. Una società totalitarista, maschilista, omofoba. E adesso Poznan si rende conto d'essere totalmente solo. Comincia a dubitare. Una domanda su tutte lo tormenta: perché è stato scelto proprio lui? Perché proprio Poznan? Niente e nessuno è in realtà ciò che sembra. Ombre minacciose si addensano sui volti dei funzionari, degli esponenti del regime: anche dei più insospettabili. È veramente panico quello in cui annaspano i vertici del nuovo ordine?

Così, mentre Poznan fatica a sciogliere i nodi di una vicenda senza soluzione, la realtà intorno a lui, lentamente, perde nitidezza. Diviene, a mano a mano, un teatro le cui comparse e i cui protagonisti sono soltanto maschere. Chi è la vera vittima in tutto questo caos? Cosa si nasconde dietro il rapimento dell'amante del Ministro? A cosa servono i tremendi interrogatori sinaptici della sezione Affari Speciali?...

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Il Delegato Poznan è stanco


31 luglio 2014

Il Delegato Poznan è stanco di Stefano Valente

Uscito in formato digitale eBook l'ultimo romanzo di Stefano Valente, "Il Delegato Poznan è stanco", una thriller-story ambientata in un prossimo e "possibile" futuro. Atmosfere noir per una scrittura ricca e avvincente, mai scontata e nel perfetto stile a cui ci ha abituati lo scrittore romano. (...)

In una società fittizia e imperniata di falsi valori di libertà e democrazia, dove ogni dissenso tende ad essere schiacciato e soppresso dalla forza del potere centrale, per molti aspetti "occulto"... 

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EDITORIA, ONLINE IL NUOVO EBOOK DI VALENTE: “IL DELEGATO POZNAN È STANCO”


Omniroma-EDITORIA, ONLINE IL NUOVO EBOOK DI VALENTE: “IL DELEGATO POZNAN È STANCO”
(OMNIROMA) Roma, 27 LUG - E' disponibile online da Libromania (un marchio De Agostini e Newton Compton) il nuovo romanzo di Stefano Valente, “Il Delegato Poznań è stanco”, un ebook che catapulta il lettore in un’indagine senza respiro ambientata nel futuro della Terra. Si tratta di un poliziesco che fonde sapientemente i generi noir e hard boiled alla fantascienza pura, con situazioni e atmosfere che rievocano la cupezza fumosa e metropolitana alla “Blade Runner” e l’asetticità tecnocratica alla “Gattaca”. Il nuovo volume di Valente (...) per tutta la giornata di oggi sarà acquistabile a soli 0,99 euro per festeggiare un anno di edizioni Libromania. Con “Il Delegato Poznań è stanco” Stefano Valente costruisce un intreccio incalzante nel quale la lotta del protagonista per la verità finisce per far emergere i lati più oscuri della globalizzazione. Non soltanto, quindi, una storia avvincente – da “divorare” sotto l’ombrellone – ma anche una critica della deriva della civiltà “occidentale” con i suoi aspetti più inquietanti, come la centralizzazione della supremazia, il consenso obbligato e l’asservimento di comodo, l’annullamento dei deboli e dei diversi, l’omofobia. I personaggi del libro non sono affatto comuni: a cominciare dal protagonista, il delegato per la Salvaguardia Pubblica Poznań, un investigatore annoiato e disincantato che non si rassegna ad essere l’ennesima pedina del sistema. Poznań è alla prese con il caso più delicato della sua carriera. Un sequestro di persona, ma non di una persona qualsiasi. Una cellula terroristica ha rapito il giovane amante del Ministro della Propaganda e i vertici del nuovo ordine annaspano nel panico più totale. Rimettere insieme i pezzi di un mosaico di cui si conosce solo un frammento sarà un’impresa ardua.
red 

271810 LUG 14

‘Il delegato Poznan è stanco’, indagine senza respiro nella Terra del futuro

21/07/2014
Inserito in: Cultura
Edito da Libromania esce in questi giorni l’ultimo romanzo dello scrittore Stefano Valente è una storia avvincente che coinvolge il lettore in un vortice di avventure, in un’indagine senza respiro secondo la migliore tradizione del noir e dell’hard boiled school americana. Una lettura per ‘palati esigenti’

Roma – Esce in questi giorni l’ultimo romanzo di Stefano Valente, Il Delegato Poznań è stanco, un ebook edito da Libromania (una partnership De Agostini e Newton Compton). Una storia avvincente capace di catapultare il lettore in un vortice di avventure, in un’indagine senza respiro ambientata nel futuro della Terra. Una narrazione spiazzante, come è nello stile della scrittura dell’autore, dove nulla è mai come ci aspetteremmo che fosse: il domani prossimo venturo del nostro pianeta, i suoi equilibri sociali, la stessa lingua parlata dai personaggi. Una thriller-story che mescola sapientemente noir e hard boiled della migliore tradizione americana alla fantascienza pura, con atmosfere che rievocano le metropoli fumose alla Blade Runner e l’asetticità tecnologica di Gattaca.

Un investigatore disincantato... E il potere oppressivo di un sistema dai troppi lati oscuri... Da qui prende l’avvio la vicenda. Nei territori della vecchia Europa, nell’era successiva al IV Conflitto, il delegato per la Salvaguardia Pubblica Poznań è alla prese con il caso più delicato della sua carriera. Si tratta di un sequestro di persona, ma non di una persona qualsiasi. Una cellula terroristica ha rapito il giovane amante del ministro della Propaganda e i vertici del nuovo ordine annaspano nel panico più totale. Rimettere insieme i pezzi di un mosaico di cui si conosce solo un frammento è un’impresa ardua anche per uno degli investigatori più esperti dell’apparato. Così, mentre Poznań fatica a sciogliere tutti i nodi dell’intricata vicenda, la realtà intorno a lui, lentamente, perde nitidezza. Ombre si addensano sui volti dei più insospettabili esponenti del regime, solo maschere di cui lo stesso Poznań comincia a dubitare. Chi è la vera vittima in tutto questo caos? Cosa si nasconde dietro al rapimento dell’amante del Ministro? Ma soprattutto, perché è stato scelto proprio lui? Perché proprio Poznań?

Nel segno di 1984 e V per Vendetta - Il Delegato Poznań è stanco è un romanzo visionario nel segno dei classici della letteratura distopica, da 1984 di George Orwell a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, fino a V per Vendetta. Il mondo in cui si muove ed è costretto a indagare il disincantato, “stanco” funzionario di polizia Poznań, ha il volto ipocrita della falsa libertà, della democrazia imposta, dove ogni dissenso e diversità sono schiacciati dall’alto. Una società d’apparenza e struttura che ammette solo il potere e la fitta schiera dei suoi cortigiani. Con Il Delegato Poznań è stanco Stefano Valente costruisce un intreccio incalzante nel quale la lotta del protagonista per la verità fa emergere i lati più oscuri della globalizzazione. Non soltanto una storia avvincente – magari da “divorare” sotto l’ombrellone – ma anche una critica della deriva della civiltà “occidentale”con i suoi aspetti più inquietanti comela centralizzazione del potere, l’annullamento dei deboli, l’omofobia. Una lettura per ‘palati esigenti’.

L’autore
Stefano Valente, glottologo e lusitanista, è studioso delle lingue e letterature ibero-romanze. Tra i titoli pubblicati: il romanzo storico Del Morbo – Una cronaca del 1770 (Serarcangeli, 2004), Premio Athanor; il thriller esoterico Lo Specchio di Orfeo (Barbera, 2008), tradotto anche in Portogallo (O Espelho de Orfeu – ÉsquiloEdições) e La Serpe e il Mirto (1978), edito da Parallelo45 nel novembre scorso. Nel 2013 ha vinto il premio “Linguaggi Neokulturali” (www.kultural.eu) con l’inedito Di altre Metamorfosi, primo su 2.046 romanzi. La sua è una scrittura colta, attenta ai vari livelli di linguaggio, che ama sperimentare nuove strutture narrative, spesso “giocando” – e incrociando – i più diversi generi letterari. Da sempre insegue e tenta di descrivere «quel tratto, quell’attimo comunque decisivo, in cui l’essere umano agisce – o si estrania – e nega se stesso scoprendo il suo contrario».


La pagina dell’autore: http://www.stefanovalente.com



Autore: Maria Grazia Stella

«Chi vuole ascoltare ascolta anche il silenzio»


Poznań “sa che non è mai stato possibile che le cose venissero gridate. Che è stato sempre inutile.”

E tuttavia sa anche che “chi vuole ascoltare ascolta anche il silenzio.”


Il Delegato Poznań è stanco
di Stefano Valente

"Il Delegato Poznan è stanco": l'E-Book di Stefano Valente


Un'indagine in un futuro remoto, o in un domani molto vicino. Il lavoro disponibile online

Romatoday Redazione 18 Luglio 2014

Disponibile online da Libromania (un marchio De Agostini e Newton Compton), il nuovo romanzo di Stefano Valente, Il Delegato Poznań è stanco, un ebook che catapulta il lettore in un’indagine senza respiro ambientata nel futuro della Terra. Si tratta di un poliziesco che fonde sapientemente i generi Noir e Hard Boiled alla fantascienza pura, con situazioni e atmosfere che rievocano la cupezza fumosa e metropolitana alla Blade Runner e l’asetticità tecnocratica alla Gattaca. Una narrazione spiazzante, come è consuetudine della scrittura di Valente, nella quale nulla è come ci aspetteremmo che fosse: il domani prossimo venturo del nostro pianeta, i suoi equilibri sociali, la stessa lingua parlata dai personaggi. Personaggi nient’affatto comuni: a cominciare dal protagonista, il delegato per la Salvaguardia Pubblica Poznań, un investigatore annoiato e disincantato che non si rassegna ad essere l’ennesima pedina del sistema.

Un investigatore disincantato, non una “pedina” del sistema. Nei territori della vecchia Europa, nell’era successiva al IV Conflitto, il delegato per la Salvaguardia Pubblica Poznań è alla prese con il caso più delicato della sua carriera. Un sequestro di persona, ma non di una persona qualsiasi. Una cellula terroristica ha rapito il giovane amante del Ministro della Propaganda e i vertici del nuovo ordine annaspano nel panico più totale. Rimettere insieme i pezzi di un mosaico di cui si conosce solo un frammento è un’impresa ardua anche per uno degli investigatori più esperti dell’apparato. Così, mentre Poznań fatica a sciogliere tutti i nodi dell’intricata vicenda, la realtà intorno a lui, lentamente, perde nitidezza. Ombre si addensano sui volti dei più insospettabili esponenti del regime, solo maschere di cui lo stesso Poznań comincia a dubitare. Chi è la vera vittima in tutto questo caos? Cosa si nasconde dietro al rapimento dell’amante del Ministro? Ma soprattutto, perché è stato scelto proprio lui? Perché proprio Poznań?

Un romanzo visionario: Il Delegato Poznań è stanco è un romanzo visionario nel segno dei classici della letteratura distopica, da 1984 di Orwell a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, fino a V per Vendetta. Il mondo in cui si muove ed è costretto a indagare il disincantato, “stanco” funzionario di polizia Poznań, ha il volto ipocrita della falsa libertà, della democrazia imposta, dove ogni dissenso è schiacciato dall’alto delle gerarchie dominanti. Una società d’apparenza e struttura che può tollerare esclusivamente il potere, chi lo detiene e la fitta schiera dei suoi cortigiani. Dove ogni forma di resistenza e di ribellione è costretta a combattere una guerra segreta, ad altissimo rischio, e per farlo deve nascondersi al di fuori della Terra, nelle Colonie dello spazio esterno. Perché « Loro ti osservano, Loro ti ascoltano, Loro sanno sempre dove sei...».

Con Il Delegato Poznań è stanco Stefano Valente costruisce un intreccio incalzante nel quale la lotta del protagonista per la verità finisce per far emergere i lati più oscuri della globalizzazione. Non soltanto, quindi, una storia avvincente – da “divorare” sotto l’ombrellone – ma anche una critica della deriva della civiltà “occidentale” con i suoi aspetti più inquietanti, come la centralizzazione della supremazia, il consenso obbligato e l’asservimento di comodo, l’annullamento dei deboli e dei diversi, l’omofobia.

L’autore: Stefano Valente, glottologo e lusitanista, è studioso delle lingue e letterature ibero-romanze. Tra i titoli pubblicati: il romanzo storico Del Morbo – Una cronaca del 1770 (Serarcangeli, 2004), Premio Athanor; il thriller esoterico Lo Specchio di Orfeo (Barbera, 2008), tradotto anche in Portogallo (O Espelho de Orfeu – Ésquilo Edições) e La Serpe e il Mirto (1978), edito da Parallelo45 nel novembre scorso. Nel 2013 ha vinto il premio “Linguaggi Neokulturali” (www.kultural.eu) con l’inedito Di altre Metamorfosi, primo su 2046 romanzi, nel quale affronta da nuovi punti di vista la tematica della “pericolosità” e del rifiuto della diversità. La sua è una scrittura colta, attenta ai vari livelli di linguaggio, che ama sperimentare nuove strutture narrative, spesso “giocando” – e incrociando – i più diversi generi letterari. Da sempre insegue e tenta di descrivere «quel tratto, quell’attimo comunque decisivo, in cui l’essere umano agisce – o si estrania – e nega se stesso scoprendo il suo contrario».

La pagina dell’autore: http://www.stefanovalente.com

Loro ti osservano, Loro ti ascoltano, Loro sanno sempre dove sei...


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Il Delegato Poznań è stanco
di Stefano Valente

Un romanzo visionario nel segno dei classici della letteratura distopica, da 1984 a Fahrenheit 451 a V per Vendetta.


Un investigatore disincantato... Il potere oppressivo di un sistema dai troppi lati oscuri...


Nei territori della vecchia Europa, nell’era successiva al IV Conflitto, il delegato per la Salvaguardia Pubblica Poznań è alla prese con il caso più delicato della sua carriera. Una cellula terroristica ha rapito il giovane amante del Ministro della Propaganda e i vertici del nuovo ordine annaspano nel panico più totale. Rimettere insieme i pezzi di un mosaico di cui si conosce solo un frammento è un’impresa ardua anche per uno degli investigatori più esperti dell’apparato. Così, mentre Poznań fatica a sciogliere tutti i nodi dell’intricata vicenda, la realtà intorno a lui, lentamente, perde nitidezza. Ombre si addensano sui volti dei più insospettabili esponenti del regime, solo maschere di cui lo stesso Poznań comincia a dubitare. Chi è la vera vittima in tutto questo caos? Cosa si nasconde dietro al rapimento dell’amante del Ministro? Ma soprattutto, perché è stato scelto proprio lui? Perché proprio Poznań?

Un'indagine in un futuro remoto...



... o in un domani molto vicino...